Pare siano in dirittura di arrivo i due decreti con cui i Ministeri del Lavoro e dell’Economia attribuiscono le risorse economiche a FSBA. Per cui, se tutto va per il verso giusto… la settimana prossima saremo in condizione di liquidare le prestazioni di cassa integrazione per le sospensioni dei mesi di aprile e di maggio.

È una questione complessa, per cui vale la pena di riassumere. 

La legge di stabilità del 2021 (quella che una volta chiamavamo Legge finanziaria, ora DL 178) ha stabilito 12 settimane di cassa integrazione da utilizzare entro fine giugno, destinando 900 milioni ai due Fondi di solidarietà esterni al sistema INPS, FSBA (unico soggetto incaricato di erogare l’ammortizzatore alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Artigianato) e FORMATEMP (che invece pensa ai dipendenti in somministrazione). I Ministeri ne assegnano 450 e a maggio FSBA riceve 337,5 milioni: li spende tutti per pagare le sospensioni di gennaio, febbraio, marzo e qualcosina di aprile. 

Ora, da quella stessa dotazione finanziaria, sarebbero attribuiti al Fondo degli artigiani altri 200 milioni. In caso di necessità altri ne potrebbero arrivare. 

Nel frattempo, il DL 41 conosciuto come “Decreto Sostegni” aggiunge altre 28 settimane, da utilizzare in sequenza alla prima serie ed entro il prossimo mese di ottobre. Questa volta a FSBA e FORMATEMP vengono destinati 1.100 milioni. I Ministeri hanno fatto partire l’iter di attribuzione e a FSBA, come prima tranche, dovrebbero arrivare 412,5 milioni. 

Le procedure per questi due decreti di attribuzione non sono ancora terminate e si aspetta, da un giorno all’altro, che la Corte dei Conti apponga il suo sigillo. Si dovranno poi avere i due decreti di trasferimento (cioè la materiale messa a disposizione delle somme) anche qui con firme e procedure e passaggio per Banca d’Italia, ma il tutto dovrebbe essere di più breve durata. E, senza questi due decreti, FSBA non è in condizione di pagare alcunché: le prestazioni per covid devono essere erogate con le risorse finanziarie che i diversi decreti, che si stanno succedendo nei mesi, mettono a disposizione. 

Sta di fatto che, questa mattina, il Fondo di solidarietà Bilaterale per l’Artigianato ha ricevuto due comunicazioni da parte del Ministero del Lavoro: preparate le vostre dichiarazioni di fabbisogno in modo che, appena il tutto è compiuto, possano esservi erogate materialmente le somme. Attenzione: devono essere documentate le necessità per la liquidazione delle prime dodici settimane in modo separato da quelle da impiegarsi per pagare le ventotto settimane di cassa integrazione successive. 

Questi conteggi il Fondo li ha già pronti ma, a inizio settimana, li aggiornerà e manderà le due richieste, adeguatamente documentate, al Ministero. 

Ma quanto serve a FSBA per pagare le domande di prestazione che ha in corso? 

Per completare il pagamento della cassa integrazione del mese di aprile servono 105 milioni, per erogare l’ammortizzatore di maggio ne occorrono 72 (in questi importi sono ricomprese anche le somme per versare la contribuzione correlata). Nel frattempo è stato perfezionato un certo quantitativo di domande anche di gennaio, febbraio e marzo perché sono stati caricati dati che in occasione del precedente pagamento non c’erano (figuriamoci: persino alcune domande dell’anno passato hanno un completamento della documentazione in questo periodo… e ovviamente le prestazioni vengono erogate alle lavoratrici ed ai lavoratori). La gran parte di queste domande fanno riferimento all’utilizzo delle prime 12 settimane, ma vedremo, una volta elaborati e aggiornati i conteggi, quanto sarà da accasare nei 200 milioni del DL 178 e quanto ascrivere ai 412,5 milioni del DL 41: non si possono fare confusioni utilizzando un finanziamento per prestazioni riconosciute con altro provvedimento!  

Ma ormai, pare proprio di poter dire, ci siamo: ancora pochi giorni di attesa e i lavoratori o le aziende (a seconda delle regioni), direttamente da FSBA o attraverso gli Enti Bilaterali regionali (a seconda delle regioni), sarà pagata la cassa integrazione di aprile e maggio. E poi, ovviamente, a seguire per i mesi successivi. Con tempi di attesa più brevi perché i soldi sono attribuiti e la materiale messa a disposizione di FSBA normalmente avviene in un lasso di tempo ragionevole. 

È sempre una questione di tempi, più che di soldi. Quelli ci sono, ne sono stati destinati, ad esempio nel 2020, più di quanti non ne siano stati spesi. 

Invece, obiettivamente, sei mesi di attesa delle risorse economiche di fonte pubblica, sono davvero troppi! L’abbiamo detto altre volte: ci mettano un occhio di attenzione i due Ministri, Economia e Lavoro, a tutta la serie di passaggi, intervengano per velocizzare, per semplificare quanto è possibile, per far seguire l’intera vicenda da vicino, diversamente si vanifica l’impegno, che pure questo Governo – pungolato dalle Parti Sociali – sta mettendo, per sostenere l’economia, per garantire l’occupazione in una fase difficile, per frenare l’allargarsi della povertà. Sennò se ne va anche la fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori, ma certo anche delle imprese, negli strumenti dello Stato Sociale, nell’intervento pubblico nella fase della pandemia, nella coesione sociale. Che deve basarsi sui diritti che vengono realizzati, in modo trasparente, corretto, veloce. Ed è questo l’impegno quotidiano di FSBA!